Nocellara Etnea

Cultivar 

Nocellara Etnea

Sinonimi

Augghialora,Bianca,Forte,Ghiandalora,Janca,Marmarigna,Marmorigna,Marmorina,Marmurigna,Marmurina,Minullara,Nagghiara,Nocellaia,Nocellara,Nociara,Nucidalaria,Nuciddara,Oliva di Paternò,Oliva verde,Paisana,Partisciana,Partornese,Partornisa,Paturnisa,Pizzuta,Pizzutedda,Rappara,Tortella,Tortidda,Turtedda,Turtidda,Verdesca,Verdese,Virdisi,Virdisia,Virdusedda

Origine

Italia

Diffusione

Sicilia orientale

Uso

Duplice attitudine
Pianta vigorosa, rustica e a rapida crescita vegetativa. È nota dalla letteratura la particolare difficoltà di radicazione delle talee. Entra in produzione precocemente. La fioritura è abbondante ed il polline, prodotto in quantità elevata, germina con molta facilità. Autoincompatibile, si avvale dell'azione di impollinatori quali "Zaituna", "Biancolilla" e "Moresca". Sono stati evidenziati fenomeni di interincompatibilità con le cultivar "Ogliarola messinese" e "Tonda Iblea". La produttività è elevata e alternante. La maturazione è tardiva e la resistenza al distacco dei frutti è abbastanza elevata. La resa in olio è bassa. La pezzatura molto uniforme, la polpa consistente e resistente alla concia, fanno considerare questa cultivar eccellente per la produzione di olive verdi da tavola. Il rapporto polpa/nocciolo corrisponde a 6. Di questa pianta è segnalata la particolare tolleranza la rogna, alla mosca e alla fumaggine; viceversa sembra sensibile al cicloconio.

Fa riferimento sia alle dimensioni della pianta sia alla intrinseca capacità di crescere in lunghezza e diametro dei rami e delle branche.

pianta che, per ogni zona e per le ordinarie pratiche colturali, presenta accrescimenti rilevanti, notevole sviluppo del tronco e della chioma in altezza e volume, con rami robusti e lunghi.

Questo carattere descrive la distribuzione naturale delle branche e dei rami indipendentemente dalla forma di allevamento adottata e dalla vigoria.

Caratterizzato da ramificazione ad andamento plagiotropo, ossia da rami e branchi di modesto diametro che crescono inclinati verso il basso
È caratteristica delle cultivar ad internodi corti, elevato indice di ramificazione e buona fogliosità; la chioma si presenta come una superficie compatta e l'interno è ombreggiato.
Si considerano: a) la lunghezza media di una infiorescenza determinata su un campione di 40 infiorescenze allo stato di "bocciolo bianco", prese dal tratto mediano di 8-10 rami fruttiferi (dell'anno anteriore) scelti tra i più rappresentativi della pianta nella parte esposta a sud; b) il numero medio di fiori per infiorescenza, determinato sulle stesse infiorescenze
Dei quattro caratteri considerati per la foglia, i primi tre sono quantitativi e il quarto qualitativo. Il rilievo si esegue su campioni di 40 foglie adulte prese dalla zona media di 8-10 germogli dell'annata, scelti all'altezza dell'osservatore tra i più rappresentativi della pianta nella parte esposta a sud.

Determinata da rapporto tra lunghezza (L) e larghezza (l)

(L/l >6)
(1-1,5 cm)

La torsione della lamina fogliare lungo il suo asse longitudinale permette di classificare il lembo fogliare in quattro categorie

Questi vengono determinati in un campione di quaranta frutti presi nella zona intermedia di rami fruttiferi, scelti tra i più rappresentativi della pianta nella parte esposta a sud, eliminando frutti mal formati o anormalmente piccoli e grossi rispetto all'insieme della popolazione presente. La descrizione del frutto è effettuata al momento in cui termina l'invaiatura. Per alcuni caratteri si fa riferimento a due possibili posizioni di un frutto visto longitudinalmente. Si conviene che la posizione A è quella nella quale il frutto presenta la maggiore asimmetria al prenderlo per le estremità tra l'indice e il pollice mentre la posizione B è quella che risulta dalla rotazione del frutto di 90 gradi, portando la parte più sviluppata verso l'osservatore

Si suppone che ogni cultivar sia stata allevata in condizione agronomica ordinaria per la sua zona di coltivazione.

Determinata in funzione del rapporto tra la lunghezza (L) e la larghezza (l).

(L/l 1,25-1,45)

Determinata dalla corrispondenza tra i due semiprofili longitudinali

Carattere del punto stilare

I caratteri concernenti le lenticelle si determinano quando il frutto è completamente sviluppato ma ancora verde

In relazione ad altre cultivar

L'endocarpo è la parte interna lignificata del frutto che protegge la mandorla e sulla quale sono fatte le osservazioni strutturali, mentre per nocciolo s'intende l'insieme endocarpo e mandorla, che ne definisce il peso. La descrizione si effettua sui noccioli dei 40 frutti campionati per le caratteristiche carpologiche. Come nel frutto, in alcuni caratteri si fa riferimento a due posizioni. La posizione A corrisponde normalmente a quella di massima asimmetria ed è quella nella quale la sutura carpelare resta rivolta all'osservatore mentre la posizione B è data dalla rotazione del seme di 90 gradi, in modo che la parte più sviluppata risulti verso l'osservatore. In generale, i caratteri del endocarpo sono di alto potere discriminante nell'identificazione della varietà.

Si suppone che ogni cultivar venga allevata in condizioni economiche ordinarie

(>0,45 g)

Determinata in funzione del rapporto tra la lunghezza (L) e la larghezza (l)

(L/l 1,8-2,2)

Determinata dalla corrispondenza tra i due semi-profili