Domat

Cultivar 

Domat

Sinonimi

Origine

Turchia

Diffusione

Nelle aree di Manisa, Smirne e Aydin

Uso

Da tavola
È cultivar di buona vigoria, con frutti di grandi dimensioni. È variamente distribuita lungo la regione egea, con centro di coltivazione in Akhisar. Per la produttività elevata e costante e per la precocità di entrata in produzione, è ben indicata per le piantagioni intensive irrigue. È considerata poco rustica. La capacità rizogena e piuttosto bassa. Fiorisce in epoca precoce. Produce un'elevata quantità di polline di alta capacità germinativa, e per questa ragione viene utilizzata come impollinatrice. I fiori presentano una ridotta percentuale di aborto dell'ovario. Matura in epoca tardiva e a maturazione avvenuta i frutti non virano al nero in modo completo. La resistenza distacco è media. La resa in olio è compresa nei valori intermedi. Per le caratteristiche del frutto, è particolarmente indicata per la lavorazione in verde con frutti variamente farciti. Il rapporto polpo/nocciolo corrisponde 5 e il distacco della polpa risulta difficile. È sensibile al freddo, ma si considera parzialmente resistente alla tubercolosi e alla "Zeuzera pyrina".

Fa riferimento sia alle dimensioni della pianta sia alla intrinseca capacità di crescere in lunghezza e diametro dei rami e delle branche.

pianta che, per ogni zona e per le ordinarie pratiche colturali, presenta accrescimenti rilevanti, notevole sviluppo del tronco e della chioma in altezza e volume, con rami robusti e lunghi.

Questo carattere descrive la distribuzione naturale delle branche e dei rami indipendentemente dalla forma di allevamento adottata e dalla vigoria.

E il portamento naturale della specie, dalla ramificazione iniziale ortotropa. Successivamente il peso della chioma e/o dei frutti obbliga il ramo a inclinarsi e indirizzarsi nel senso della maggiore disponibilità di luce e spazio; la chioma prende una conformazione emisferica anche se impostata su più fusti che assumono e mantengono sempre una spiccata individualità.
È caratteristica delle cultivar ad internodi corti, elevato indice di ramificazione e buona fogliosità; la chioma si presenta come una superficie compatta e l'interno è ombreggiato.
Si considerano: a) la lunghezza media di una infiorescenza determinata su un campione di 40 infiorescenze allo stato di "bocciolo bianco", prese dal tratto mediano di 8-10 rami fruttiferi (dell'anno anteriore) scelti tra i più rappresentativi della pianta nella parte esposta a sud; b) il numero medio di fiori per infiorescenza, determinato sulle stesse infiorescenze
Dei quattro caratteri considerati per la foglia, i primi tre sono quantitativi e il quarto qualitativo. Il rilievo si esegue su campioni di 40 foglie adulte prese dalla zona media di 8-10 germogli dell'annata, scelti all'altezza dell'osservatore tra i più rappresentativi della pianta nella parte esposta a sud.

Determinata da rapporto tra lunghezza (L) e larghezza (l)

(1-1,5 cm)

La torsione della lamina fogliare lungo il suo asse longitudinale permette di classificare il lembo fogliare in quattro categorie

Questi vengono determinati in un campione di quaranta frutti presi nella zona intermedia di rami fruttiferi, scelti tra i più rappresentativi della pianta nella parte esposta a sud, eliminando frutti mal formati o anormalmente piccoli e grossi rispetto all'insieme della popolazione presente. La descrizione del frutto è effettuata al momento in cui termina l'invaiatura. Per alcuni caratteri si fa riferimento a due possibili posizioni di un frutto visto longitudinalmente. Si conviene che la posizione A è quella nella quale il frutto presenta la maggiore asimmetria al prenderlo per le estremità tra l'indice e il pollice mentre la posizione B è quella che risulta dalla rotazione del frutto di 90 gradi, portando la parte più sviluppata verso l'osservatore

Si suppone che ogni cultivar sia stata allevata in condizione agronomica ordinaria per la sua zona di coltivazione.

Determinata in funzione del rapporto tra la lunghezza (L) e la larghezza (l).

(L/l 1,25-1,45)

Determinata dalla corrispondenza tra i due semiprofili longitudinali

Carattere del punto stilare

I caratteri concernenti le lenticelle si determinano quando il frutto è completamente sviluppato ma ancora verde

In relazione ad altre cultivar

L'endocarpo è la parte interna lignificata del frutto che protegge la mandorla e sulla quale sono fatte le osservazioni strutturali, mentre per nocciolo s'intende l'insieme endocarpo e mandorla, che ne definisce il peso. La descrizione si effettua sui noccioli dei 40 frutti campionati per le caratteristiche carpologiche. Come nel frutto, in alcuni caratteri si fa riferimento a due posizioni. La posizione A corrisponde normalmente a quella di massima asimmetria ed è quella nella quale la sutura carpelare resta rivolta all'osservatore mentre la posizione B è data dalla rotazione del seme di 90 gradi, in modo che la parte più sviluppata risulti verso l'osservatore. In generale, i caratteri del endocarpo sono di alto potere discriminante nell'identificazione della varietà.

Si suppone che ogni cultivar venga allevata in condizioni economiche ordinarie

(>0,45 g)

Determinata in funzione del rapporto tra la lunghezza (L) e la larghezza (l)

(L/l > 2,2)

Determinata dalla corrispondenza tra i due semi-profili