Noi siamo frantoiani
da generazioni
Il nostro lavoro si tramanda dal lontano 1867.
Il Frantoio Bo nasce nel contesto rurale di un borgo marinaio ligure.
Ad oggi serve più di 1500 ulivicoltori del comprensorio e si attesta tra i migliori produttori liguri, tanto da aver ricevuto, negli scorsi anni, numerosissimi premi anche a livello internazionale.
Abbiamo una radicata dedizione
per il nostro lavoro artigianale
La nostra è una tradizione che affonda le sue radici in tempi molto remoti. Qualche anno fa, infatti, mio padre Carlo iniziò una lunga ricerca per ricostruire le origini della nostra famiglia e individuare così chi fu, tra i nostri antenati, ad iniziare l’attività di molitura delle olive.
Questa sua ricerca gli permise di risalire fino alla metà del XIX secolo, anche se, probabilmente, i nostri antenati erano proprietari di un mulino da olive già da molto prima.
Bo Giuseppe, nel 1867, acquistò all’ asta – da un nobile – l’attuale proprietà sulla quale era presente un frantoio da olive di cui conserviamo la base in pietra arenaria e la vite del torchio.
Questo frantoio era ad uso familiare e dell’immediato comprensorio ed azionato esclusivamente dalla forza animale.
1867
2020
Il figlio Marco (mio bisnonno) seguì le orme paterne ma morì giovane, poco più che quarantenne. Questa attività, nonostante la prematura scomparsa del padre, appassionò a tal punto il figlio Domenico da indurlo ad acquistare un vero frantoio moderno, uno dei primi a funzionamento elettrico.
Il primo vero impianto – che è rimasto in funzione fino al 1958 – era composto da macine in pietra a trazione elettrica, due presse “foratine” e una centrifuga De Laval utilizzata per separare l’olio dall’ acqua di vegetazione.
1945 l' acquisto delle prime presse
1952 revisione del primo separatore DeLaval
1958 l'impianto "Baglioni" del nonno Domenico
Negli anni successivi l’impianto fu rinnovato con l’introduzione di un frangitore meccanico facente parte del “brevetto ing. Baglioni” e di due presse acquistate dalla ditta Sima-Oma. Il nocciolo di oliva, separato dalla polpa, veniva impiegato al posto dei “fiscoli” come superficie drenante.
Questo impianto restò in funzione fino al 1976, anno in cui mio padre Carlo decise di acquistare un impianto più produttivo.
Fu così che in quell’anno il Frantoio Bo si dotò di uno dei primi impianti Alfa Laval moderni, costituito da un frangitore meccanico, tre gramole, un decanter a 3 fasi e ben due separatori centrifughi (uno per l’acqua di vegetazione e l’altro per l’olio di oliva).
Nel 1998, in seguito alla crescita delle richieste di molitura, si rese necessario sostituire il decanter da 800kg/ora con uno più potente e moderno dotato di una capacità di trasformazione di 2000kg/ora. Di concerto si procedette anche alla sostituzione del frangitore per assicurare il giusto approvvigionamento di pasta di oliva.
1980 le prime bottiglie
1980 i nostri prodotti
Nel 2009 l’impianto subì un ulteriore processo di ammodernamento che portò alla sostituzione delle cinque gramole in serie con cinque gramole parallele. Questa variazione permise di velocizzare enormemente il transito della pasta verso il decanter evitando di lavare, per ogni partita di olive, tutte le vasche in cui essa transitava.
Fu anche inserito – a valle dell’impianto – un separatore meccanico della sansa di oliva da noi pensato, progettato e realizzato. Questa macchina ha il compito di separare il nocciolo tritato dalla polpa e di riutilizzarlo per la produzione di acqua calda necessaria al funzionamento dell’impianto.
Fare un ottimo extravergine è semplice: occorrono delle olive sane e fresche di raccolta, un frantoio e cento-cinquant’ anni di esperienza
— CARLO BO
IL NOSTRO FRANTOIO
è visitabile tutto l’anno. Da ottobre a gennaio siamo normalmente impegnati nella molitura delle nostre olive. I due mesi seguenti fino all’incirca a Pasqua si dedicano alla meticolosa pulizia, smontaggio e manutenzione dei macchinari. Il periodo estivo è dedicato alla vendita diretta e alle visite guidate.
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